Sabato scorso a Pordenonelegge.it ho letto un pezzo nuovo, composto su ispirazione di Renzo Cevro-Vukovic per una mostra sulla Prima Guerra Mondiale e sulla disfatta di Caporetto — Del conflitto esecrando #2 — che sarà inaugurata a San Vito al Tagliamento presso l’Antico Ospedale dei Battuti il 7 ottobre. Ringrazio il pubblico presente per il calore e le impressioni che mi ha trasmesso. Trascrivo per il momento un assaggio del testo, che pubblicherò per intero dopo quella data.
Fotografia di Alessandro Canzian.
Fine ottobre 1917
Il nemico ha rotto il fronte
è passato
invisibile nella nebbia
si è spanto come vino sulla tovaglia dei monti
non l’abbiamo atteso
chiusi da ogni lato
ci siamo aperti una porta dove non c’era
a graffi a calci a sputi
rivolando
Ero china sui cespi di patate
il vento di pioggia mi ha sciolto i capelli
e allora ho visto, alzando gli occhi
il cielo non più al suo posto
tutto pendente di lato
e sbreccato agli orli
sono corsa a casa
la terra nera mi prendeva alle caviglie
(continua)